Il 10 ottobre 2018, nella sede del Parlamento Europeo, l’Associazione delle 800 Città del Vino “European Recevin” ha conferito a Sannio Falanghina il riconoscimento di “Città Europea del Vino 2019”, accogliendo il dossier di candidatura presentato dai Comuni di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso, principali produttori mondiali di Falanghina.
E’ la terza volta che il titolo viene conferito in Italia dopo Marsala e Conegliano Valdobbiadene.
L’opportunità ci è stata offerta dall’impegno dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, alla quale aderiscono 450 città italiane, e dal suo Presidente Floriano Zambon, che ha visto nel territorio sannita e nei suoi 10.000 ettari di vigneto un grande potenziale di sviluppo per le migliaia di imprese agricole, per le circa 150 cantine imbottigliatrici e per l’indotto enogastronomico e dei servizi.
Il grande evento avrebbe richiesto un faticoso e lungo lavoro di preparazione, come avvenuto per un’altra città del sud, quest’anno “Capitale Europea della Cultura”, ma il nostro tipo di riconoscimento e la proclamazione sono avvenute solo meno di quattro mesi fa.
Tuttavia, “Sannio Falanghina. Città Europea del Vino 2019” ha suscitato da subito un interesse immediato da parte di tutte le istituzioni e di innumerevoli cittadini, coscienti che il grande evento potesse diventare un lascito duraturo per la nostra provincia.
Il riconoscimento ha innescato una singolare alchimia tra sviluppo del senso di appartenenza e voglia di tenere vivo il nostro Sannio, dispiegando gli effetti del riconoscimento ben oltre febbraio 2020, allorquando un’altra città europea potrà fregiarsi dell’ambito titolo.
L’Associazione Europea e quella Italiana da subito ci hanno inserito nei loro circuiti di comunicazione, come anche il Ministero dell’Agricoltura, la Regione Campania e ovviamente la locale Camera di Commercio, primo Ente concretamente disponibile.